Leone XIV: il primo Papa americano e la nuova speranza per la sostenibilità sociale e ambientale

 


Un cambiamento storico con lo sguardo al futuro

L’8 maggio 2025 la Chiesa cattolica ha eletto il suo primo Papa statunitense: Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost. Ma oltre alla storicità del momento, questa elezione porta con sé un segnale importante per chi, come noi di Sekkei, crede nel potere del cambiamento sociale, culturale e ambientale.

Papa Leone XIV ha infatti dichiarato sin dal primo giorno che il suo pontificato sarà all’insegna della giustizia sociale, del dialogo e della cura della casa comune, concetti che richiamano direttamente l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco ma che ora potrebbero trovare nuova linfa in un contesto globale in continua trasformazione.


Un Papa che parla anche alla Terra

In uno dei suoi primi discorsi pubblici, Leone XIV ha pronunciato parole semplici ma potenti:

“Non possiamo costruire la pace nel cuore degli uomini se distruggiamo il terreno sotto i loro piedi.”

Questa frase ha già fatto il giro del mondo tra gli attivisti per il clima. E non è un caso: Leone XIV ha lavorato per anni in America Latina, toccando con mano le ingiustizie ambientali e sociali che affliggono le comunità più vulnerabili. Il suo impegno per i poveri si intreccia inevitabilmente con quello per l’ambiente, in una visione integrata che Sekkei condivide e promuove ogni giorno.


Perché Leone XIV è importante per chi si occupa di sostenibilità?

  1. Amplifica il messaggio: Con oltre un miliardo di fedeli, la voce del Papa può accendere i riflettori su temi spesso ignorati dai media mainstream.

  2. Unisce le lotte: Leone XIV parla di una sostenibilità che non separa ambiente e persona. Una visione olistica che riflette l’approccio di Sekkei.

  3. Dà forza morale: In un mondo diviso, la sua figura può essere un punto di riferimento per chi crede in un futuro più giusto.


E Sekkei? Sempre dalla parte del cambiamento

In un’epoca in cui anche il Vaticano si fa portavoce della sostenibilità come valore spirituale e concreto, Sekkei ribadisce il proprio impegno: costruire spazi, relazioni ed esperienze che mettano al centro la dignità umana e il rispetto del pianeta.

Lo facciamo con il cartone, con la carta, con l’educazione e con eventi come Cartaland. Perché ogni scelta, anche la più piccola, è una forma di preghiera laica per il futuro.


Conclusione: una fede che può ispirare anche chi non crede

Che si sia credenti o meno, l’elezione di Leone XIV segna un cambio di passo. Il suo messaggio non è solo teologico, ma profondamente umano. Un invito a vivere con consapevolezza, responsabilità e coraggio.

E noi di Sekkei ci sentiamo chiamati in causa.